Il soffio del vento

"Il Soffio del vento" è un emblematico esempio di come possano essere rivisitate e riattualizzate le radici storiche. Una grande figura, Federico II, viene vista attraverso il caleidoscopio di una narrazione che è il mostrarsi di un universo nel quale l'integrazione non è solo un'utopica speranza....
Utilizzando gli strumenti e le dimensioni del fantastico e dell'immaginario, le pagine della Serra ci introducono in modo originale alla scoperta di inusuali contatti tra l'Europa e l'Islam, in aperto contrasto con l'idea dominante del senso comune, secondo la quale tra europei e musulmani si darebbe solo un continuo e interminabile scontro.
La narrazione si regge su strutture chiare e lineari, entro un incedere che avvolge il lettore e lo guida in un mondo di sogni e di forza, di calcoli e di sensualità. Nella sua prosa s' intuiscono i segni e la tensione della ricerca di un nuovo sguardo, di uno sguardo diverso, che sfiori con sensibile vigore il passato, facendo riemergere dalla notte del già stato il sogno di una storia riletta senza pregiudizi, il sogno di modellare il percorso di una vita autenticamente vissuta, il sogno di realizzare, attraverso una narrazione storica e letteraria, una vita migliore."

Prof. Fabrizio Fornari

"Ho letto Il soffio del vento con molto divertimento e nessunissimo calo dell'attenzione.
Sin dalle prime pagine infatti ho sentito una curiosa aria di déja vu, che non sapevo spiegarmi visto che il lavoro è assolutamente originale e che non avevo mai incontrato la figura di Federico II se non nei libri di storia. C'è voluto un po' di tempo per mettere a fuoco la sensazione, ma finalmente ho capito: nonostante l'argomento, il linguaggio e molte delle situazioni descritte, nel romanzo si respira la stessa aria di quei gloriosi film storici che hanno esaltato e appassionato le platee dell'Occidente. Con quel genere il romanzo condivide sicuramente la velocità dell'azione, la chiarezza dei rapporti di causa-effetto, la presentazione molto netta dei personaggi e la sontuosità della messa in scena,. Nelle pagine di Monica Serra più che ascoltare si vede, e si vede senza mai stancarsi, passando di continuo da uno scenario all'altro e abituandosi subito a girare per un mondo così diverso dal nostro nei colori, nelle luci e nei paesaggi, dal quale ci si separa alla fine con rimpianto. Credo davvero che se un regista capace e un produttore lungimirante volessero misurarsi con Il soffio del vento, grazie alla scrittura dell'autrice si ritroverebbero i tre quarti del lavoro già fatti, e ne caverebbero un film di sicura presa sul pubblico.
Il romanzo è dettagliatissimo e convincente in tutto l'apparato scenico, molto ben descritto, credibile e appropriato a sottolineare l'azione dei personaggi."

Prof. Jacopo Manna