Anneliese
Marie (Anna) Frank nacque a Francoforte
sul Meno (Germania) il 12 giugno 1929, la
minore delle due figlie di Otto Frank ed
Edith Hollander, ambedue ebrei. In seguito
alle leggi razziali,
nel 1933 la famiglia Frank si trasferì
ad Amsterdam, dove il padre di Anna trovò
lavoro come dirigente in un'importante azienda.
Quando nel maggio del 1940, i nazisti invadono
l'Olanda, per gli ebrei iniziarono tempi
molto amari. Anna e Margot vengono iscritte
al Liceo ebraico e, nonostante le restrizioni,
continuano a condurre una vita sociale intensa,
grazie soprattutto allo sforzo dei genitori,
impegnati a non far pesare questo stato
di cose. Nell'estate 1942, Anna e i suoi
familiari si sistemarono in un alloggio
segreto sopra una vecchia fabbrica di spezie,
in locali piccolissimi, scomodi e molto
freddi. A loro si unirono la famiglia Van
Daan e il Dottor Dussel. Fu un'esperienza
molto dura soprattutto per i tre ragazzi:
Anna, sua sorella Margot, e Peter figlio
dei signori Van Daan, spesso tristi e desiderosi
di libertà. Anna, nei due anni di
segregazione, decide di scrivere un diario,
in cui racconta le sue gioie, i suoi dolori,
le sue speranze ad un'amica immaginaria,
Kitty. Spesso parla di Peter, il ragazzo
di cui pian piano si accorge di essersi
innamorata. Costretta a dividere la stanza
col dottor Dussel, in un'ambiente familiare
sempre più teso e disperato, non
aveva più uno spazio letteralmente
suo, tranne il diario. Studiava molto, specialmente
la storia, il francese e le materie letterarie.
A seguito di una segnalazione spionistica,
il 4 agosto 1944 tutti i rifugiati nell'alloggio
segreto furono arrestati, poi avviati a
Westerbork, il più grande campo di
concentramento in Olanda. Il 2 settembre
i Frank furono condotti ad Auschwitz, dove
il padre venne separato dalle figlie e dalla
moglie, che da lì a poco morì
di consunzione. Nel febbraio 1945 Anna e
Margot si ammalarono di tifo, e in marzo
morirono, a pochi giorni di distanza l'una
dall'altra, solo tre settimane prima che
le truppe americane entrassero a Bergen
Belsen. Il diario fu pubblicato nel 1947.
(CARLO SANTULLI)