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H.P.LOVECRAFT
(1890-1937)
Il Necronomicon
a cura di Marco Roberto Capelli
Da: Progetto Babele 6, Luglio 2003
Tra
gli elementi più inquietanti
della produzione di H.P.Lovecraft, possiamo
annoverare i continui riferimenti al
Necronomicon o Al Azif, il terribile
grimorio scritto dall'arabo demente
Abdul Alhazred. Un tomo rigurgitante
di verità proibite che si dice
abbiano il potere di far impazzire chiunque
sia tanto coraggioso, o folle, da leggerlo.
Al Azif, che per gli Arabi è
il suono notturno degli insetti, o dei
demoni, è anche il nome del mostro
invisibile che nel 738 A.D., in presenza
di numerosi ed attendibili testimoni,
divorò Alhazred in una strada
di Damasco. Necronomicon, cioè
libro dei nomi dei morti, è il
titolo greco che fu attribuito a questo
grimorio dal monaco traduttore Theodorus
Philetas di Costantinopoli, la traduzione
latina altomedioevale (1228) fu invece
opera di Olaus Wormius. Il testo arabo
fu distrutto per opera di Papa Gregorio
IX che nel 1232 mise il libro all'indice,
ma, per quel che si sa, ne rimangono
almeno quattro copie in latino: una
a Londra, al British Museum, una a Parigi,
una a Buenos Aires ed una nella biblioteca
della Miskatonic University di Arkham,
oltre ad alcuni frammenti in inglese
della traduzione realizzata da John
Dee. Un libro terrificante, ovviamente
maledetto, nonchè, altrettanto
ovviamente, inesistente. Sebbene generazioni
di lettori siano tuttora convinte, oltre
ogni ragionevole dubbio, del contrario.
Tutto nasce, in realtà, da un
gioco letterario iniziato dallo stesso
Lovecraft che invitò sempre gli
scrittori con cui era in corrispondenza
ad uno scambio incrociato di citazioni
relative alle rispettive mitologie.
Per meglio confondere i lettori, L.
cita il Necronomicon In quattordici
racconti, elencandolo sempre assieme
a testi magici realmente esistenti,
quali Il libro di Toth, il Thesaurus
Chemicus (di R.Bacone) o il Turba Philosophorum
del Grataroli, ed ad altri inventati
da amici scrittori, quali il Livre d'Eibon
o Liber Ivonis, creazione di Charles
Ashton Smith, il De Vermis Mysteriis,
invenzione di Robert Bloch (come pure
il suo autore Ludvig Prinn) o i misteriosi
Manoscrtitti Pnakotici. Il mix è
da capogiro, senza contare che, negli
anni settanta, cominciarono a circolare
diverse edizioni del Necronomicon, ovviamente
fasulle, stampate dalla Arkham Press
(la casa editrice di Providence che
ha curato l'edizione completa di tutte
le opera di Lovecraft). Un'ultima curiosità,
come riferisce lo scrittore stesso,.
in una lettera scritta a Robert E. Howard,
Abul Alhazred è il nome che Lovecraft
inventò per sè stesso
quando, all'età di cinque anni,
lesse per la prima volta le Mille e
una notte rimanendone completamente
affascinato. A.T.
PER SAPERNE DI PIU':
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