Uno dei tanti utilizzi della poesia è, a prescindere dal ponte comunicativo con il lettore con cui si crea la condivisione poetica, l'accompagnamento in forma di registrazione di un particolare momento vissuto dall'autore. In sintesi, non si scrive solamente per farsi leggere ma si scrive talvolta anche per esaminare e registrare i dati di un'esperienza. Questo pare fare Alessandro Bon nel suo "Gocce d'acqua in un mare di petrolio". Trattasi infatti di un inverosimile (per l'autore stesso) diario di un vivendo che, proprio per la sua inverosimiglianza, raggiunge il fine richiestogli ancor più di un diario autobiografico. Vi sono tra queste pagine annotazioni su temi, attimi, considerazioni, dalle quali emerge più che l'esperienza l'emozione e il riflesso dell'esperienza sull'autore. Il suo pensiero emozionale. Emerge un'anima tanto analitica quanto poetica. Un'anima in preda a grandi sofferenze e a una sorta di aspra compresenza del concetto della morte. Un'anima capace di anelare al dato più alto dell'essere donna e nella stessa direzione a continuare a sperare e credere in un amore quale idea, purezza, momento purificante di ogni male e ogni vita. Alessandro Bon tratta talvolta con semplicità, talvolta con amarezza, veramente una gran variegazione di temi non ultimo dei quali Dio. Sempre però ritornando alla matrice forse più vera del suo scrivere. A quell'amore che lo porta ad uscire da un periodo esistenziale che per sua stessa ammissione ha i confini stessi del libro.
Autunno
Triste mi pare l'autunno,
mi ricorda la mia vita,
mi ricorda le mie ferite.
Le foglie che cadono,
stordite dal vento
toccano terra nutrendola.
Alcune però, catturate,
volano via col vento,
nella fredda brezza.
Il ricordo non lasciano...
l'amore non lasciano...
la vita non lasciano...
Solo un ramo vuoto.
Ricordo
Ricordo...
Le notti trascorse a guardare,
la pelle tua illuminare la stanza
di bianco e purezza.
Le ore in cui lo sguardo,
cercava difetti in te:
senza incontrarne uno.
Le dita delle mie mani,
sfiorare le tue labbra delicate
e rimanerne innamorato.
I giorni a guardare il mare,
sognare bimbi mai nati...
il colore della loro stanza.
Ricordo...
È solo questo che posso fare,
ora che non sei qui,
che ti ha preso il mare.