La lettura dei componimenti realizzati da Roberto Mauro è un rapido susseguirsi di sensazioni, spesso intangibili, che cercano di porre l’accento su tematiche e riflessioni di cui viene proposto un approccio originale e alternativo. In più di una circostanza ci si trova di fronte a poesie particolarmente musicali, opere in cui il parametro fonico, nonché grafico, genera un ritmo e una progressione di versi riconducibile in alcuni casi quasi alla filastrocca.
“era un panino farcito di fiele
la nostra notte intrisa di dolore
l’abbiamo resa vasetto di miele
spalmato lungo le membra ed il cuore
ora non dirci che gli altri han potere
mai di smarrirci nei luoghi e nelle ore.”
(da “Pausando”)
L’autore ci pone dinanzi a una raccolta in cui le emozioni prendono il sopravvento ad ogni verso. Un uso sapiente di figure retoriche e accostamenti di interessante suggestione contribuiscono a immergere il lettore in un contesto talvolta fuori dalla realtà che ci circonda, permettendo così di affrontare i concetti e i pensieri, le parole e le immagini attraverso una contemplazione più astratta e visionaria.
“è da finestre
dischiuse sul mondo
che ora si beve
la luce dai volti
poiché è per porte
serrate d’intorno
che piovve sete
da cieli di buio.”
(da “Pausando”)
Laddove le sensazioni e le astrazioni si mescolano con il vivere quotidiano, con ciò che ci circonda, non viene descritto o proposto un qualsivoglia angolo di un’ipotetica città o di un ambiente individuabile e esperibile, bensì l’autore associa elementi della sfera reale con riproposizioni che ne elevano o modificano la percezione.
“e nuda è la poesia
non ama violini o
caminetti accesi
a fermate di bus
sportelli di posta
lì nuda t’attende.”
(da “Pausando”)
Per concludere, questa silloge poetica propone con un linguaggio musicale e una versificazione spesso molto diretta e “leggiadra” una serie di riflessioni che intrecciano tanti temi differenti, accomunati da un approccio sensibile e per nulla scontato. Sembra di trovarsi seduti di fronte a un dipinto simbolista George Frederic Watts in cui l’emotività e la sensibilità della scena fanno scaturire percezioni poetiche intense.