Si parte fortissimo con "I Corvi sono lì che aspettano" di Euro Carello (www.eurocarello.it), un noir fantascientifico che anticipa un aspetto triste ma imprescindibile del nostro futuro prossimo: il controllo delle nascite. ***** (Cinque stelle su cinque.)
Bello e anche originale "Tempus Fugit" di Francesco Troccoli, con una punta di indefinito déjà vu - ma non c'è da sorprendersi, visti quanti e quali temi sono già stati trattati nella letteratura fantastica (e proprio quello dei paradossi temporali è tra i più ricorrenti). ****
Ottime le premesse del racconto di Francesca Garello "Case History", ma insufficiente il finale. ***
Affascinante l'atmosfera di "Zed" a firma di Maria Francesca Zini. Il paese qui descritto è arcaico come quelli d'Abruzzo e di Lucania descritti dai grandi scrittori del Novecento (Silone, Scotellaro...), ma la Zini riesce a proiettare l'etnicità e i riti di un'onnipresente religione in una dimensione fantasy imparentata più con Kafka che con Tolkien e Pratchett. **** (Quattro stelle anziché cinque a causa di alcuni snervanti errori di battitura.)
"Qualcuno tra noi" di Donato Altomare ci rammenta che non c'è dolore più grande di quello di un padre e di una madre che hanno perso il loro bimbo. Altomare descrive molto realisticamente le reazioni dei genitori alla morte del figlio, i gesti e i silenzi di lei, le lacrime e i discorsi di lui... tutto assai veritiero, probabilmente a seguito di un'esperienza personale... per poi virare sull'inevitabile epilogo di stampo fantasy-horror. ****
L'incipit di "Occidente", il racconto di Andrea Angiolino, è di chiara matrice salgariana. Procedendo con la lettura, ci si accorge che, con l'eccezione dei nomi e di taluni riferimenti, non abbiamo a che fare con vera e propria letteratura fantastica , bensì con una riscrittura del viaggio di Colombo verso le Nuove Indie. Questa short story peraltro non sfocia in una pointe e, anzi, il finale è scontato. Comunque, quattro stelle perché scritta bene. ****
Onore al re della fantascienza umoristica italiana! "Detraibilità fiscale" di Massimo Mongai è il racconto più appetibile di questa raccolta, un autentico orgasmo pirotecnico a base di geniali trovate scurrili. *****
Un soave affabulatore è Massimo Pietroselli, che con "Il Naso dell'Astronomo" ci immerge nella Praga del folle Re Rodolfo. Chi è già stato nella capitale ceca riconoscerà senz'altro gli scorci topografici dipinti da Pietroselli, e chi ha confidenza con certo filone "alchemico" ricaverà diletto e sostentamento da questo suo racconto.
Ma... altolà! Ad un tratto usciamo dalla Praga di Tycho Brahe per ritrovarci a Roma, nel 1633, con Galilei che attende di presentarsi davanti al tribunale dell'Inquisizione...
Un piccolo grande capolavoro. ***** e lode.
Le "Nuove considerazioni sul Paracarrismo nell'Alto Ticinese" di Sergio Valzania sono decisamente fuori posto in una simile silloge, ma abbiamo a che fare con una satira sopraffina (trattasi dell'elaborata recensione di un fittizio movimento artistico imperneato sulla costruzione di paracarri stradali) che in certo qual modo assomiglia alle mie falsificate critiche letterarie a firma del fantomatico Magister terribilis Edward Sciabazz.
Cibo per menti colte. *****
Poco più che discreto "Cappuccetto Rosso" dell'onnipresente Gordiano Lupi. ***
"Probability Point" di Mariangela Cerrino tradisce purtroppo tutti i difetti di chi non è capace di produrre prosa breve (e forse anche lunga?). La scrittrice è prolissa e ostenta una fasulla ricercatezza ("velario" anziché "cortina", ecc.). Ci sono ripetizioni a iosa. Inoltre, spesso non si capisce quale personaggio agisce o parla, e la stessa storyline è una matassa ingarbugliata. *
Non troppo bene anche Giulio Leoni con "La Fortuna di Cino e Franco". L'ambientazione è quella ormai classica della Seconda Guerra Mondiale e sono simpatici i richiami agli "eroi di cartone" dell'epoca, ma non arriva nessuna impennata. Il suo stile è comunque più agile di quello della Cerrino e perciò si merita una, anzi, due stelle in più. ***
Con "Serial killer" di Franco Cuomo torniamo a risalire la china. ****
Seguono sei racconti prescelti tra quelli che hanno partecipato a un concorso a tracce fisse dal nome "Sfide". Si trattava di realizzare un componimento su "un mimo", "un deserto" e "una penna d'oca". Di questi sei contributi, il più valido è senz'altro "Ippei" di Graaz Calligaris (***** e lode).
Sul sito di RiLL - Riflessi di Luce Lunare (www.rill.it) sono contenute tutte le informazioni sul Trofeo RiLL insieme a buona parte dei racconti premiati. E c'è anche un vasto archivio di articoli legati al mondo dei giochi.