Angela Greganti è una transessuale elegante e di fascino. Una sera, partecipando a una festa che raduna il jet-set televisivo e istituzionale, assiste alla violenza compiuta da un importante uomo politico ai danni di una ragazza. L'impulsiva reazione di Angela, con le inevitabili conseguenze, porta a una fuga che si trasforma anche in un viaggio interiore. (dalla quarta di copertina)
Incipit:
[Il Labirinto è stato il primo e, perlomeno all'inizio, eravamo tutti convinti che sarebbe anche stato l'ultimo.
Quando le fabbriche cominciarono a chiudere, gli operai, più delusi che arrabbiati, presero mestiere e famiglia e li portarono altrove. Il brulicare umano dei capannoni e dei magazzini, la loro cupa e rumorosa presenza, erano l'unico motivo per cui i grossi palazzi color fumo erano stati costruiti ed abitati fino a quel momento: morte le fabbriche, era morto un pezzo di città. Amen.]
Romanzo pregevole, questo ALI E CORAZZA, dell'esordiente Daniele Trovato, che affronta un argomento spinoso quale la vita di una transessuale. Com'è noto, in Italia e non solo, il transessuale è ancora più discriminato, se possibile, dell'omosessuale. Per lui non esiste possibilità di una vita normale, né lavorativa né sociale né affettiva.
"Io che tornerò alla terra senza lasciare traccia."
Questo romanzo scuote l'indifferenza di chi ha abbastanza empatia da riuscire a immedesimarsi in una vita ai margini di una società di normali. Come nella discussione tra il fratello di Angela e lei stessa.
"Devi per forza punzecchiare, provocare una reazione. Quello che non ho mai capito è: perché?"
"Credo nello sterminio della normalità."
Angela Greganti è nata uomo ma si considera donna. È molto bella e intelligente, fa la pierre in locali notturni e solo occasionalmente diviene prostituta d'alto bordo. La sua vita l'ha costruita a tappe, con scelte e sacrifici, non è stato facile. È innamorata di Valerio, un cocainomane che la trascina per una serata particolare in una lussuosa villa fuori città, dove la créme della società sguazza tra sesso trasgressivo e cocaina a fiumi. Alla fine della serata per lei ci saranno molti soldi.
Fin dall'arrivo alla villa, Angela ci racconta in prima persona quanto avviene intorno a lei, con sguardo smaliziato e oggettivo: chi detiene il potere ha bisogno di contornarsi di bellezza, fama e servilismo per sprofondare nel vizio.
Angela deve soltanto riuscire a chiudere gli occhi per quella serata, come ha fatto altre volte. All'entrata alla festa le hanno consegnato uno scarabeo dorato, un gioiello di valore, un primo ringraziamento per la sua imminente maggiore disponibilità.
Sorride, si mescola agli altri e fotografa il suo presente, mentre sprazzi dal suo passato riaffiorano a ondate successive. La sua vita da adolescente maschio, le sue scelte osteggiate, la sua difficoltà a farsi accettare da tutti e in particolare dai familiari, la sua estrema reattività che nell'adolescenza (quando ancora era un ragazzo) l'ha spinta a far parte di un gruppo violento di estrema destra, il suo riuscire a tirarsene fuori quando ha compreso che il gruppo lo trascinava a colpire il diverso e ancora non aveva compreso che anche lui era un diverso...
Mentre si dipana la serata, tra false felicità sparse a piene mani per la soddisfazione del sovrano di turno, un Ministro in incognito dai gusti singolari, e promesse di denaro in cambio di silenzio e compiacenza, Angela viene chiamata a fare la sua parte di attrice protagonista, tra giovani prostitute d'alto bordo e professionisti della sicurezza, ma qualcosa va storto. Il Ministro la chiama, mentre lei sta assistendo a uno stupro.
"Frocio.
Frocio è la parola che usava mio padre raccontando barzellette agli amici, invitandomi a ridere come gli altri mentre io sentivo di non poterlo fare.
Frocio me lo sputò in faccia un cresimando che aveva saputo da qualche parte della mia storia con il parroco.
Frocio, sentenziò mio fratello qualche anno fa, ponendo fine all'ultimo litigio prima della mia cura ormonale."
L'anima più primitiva di Angela la spinge a reagire istintivamente alla violenza con altra violenza.
"Questa strana, irreale lucidità è qualcosa che conosco bene e non provavo da tempo. La violenza entra nella mia vita in un lampo e, senza lasciare apparente traccia, ne esce in pochi istanti. Colpire e voltare le spalle, passando dalla quiete alla tempesta nel tempo necessario a usare la violenza, senza pensarla né trattenerla, lasciandomi attraversare."
È in quel momento che per Angela cominciano guai molto seri... In un'atmosfera ricca di pathos, ha inizio la sua fuga notturna attraverso la campagna, una fuga dall'unico mondo che l'ha accettata in qualche modo, un mondo che lei odia comunque, dove le amicizie sono molto rare e l'amore lo è ancora di più. Paradossalmente si accorgerà, strada facendo, che si può ricevere un aiuto spontaneo più facilmente da un estraneo che da un fratello e che le persone si rivelano per ciò che sono soltanto alla fine.
Durante la fuga, in solitudine, Angela accarezza lo scarabeo ricevuto in regalo.
"Strana creatura per la quale provo quasi invidia: un carrarmato biologico, sufficiente a se stesso. Più goffo e pesante di qualunque altro insetto, perfettamente in grado di rendersi impenetrabile al mondo esterno, eppure sorprendentemente abile al volo, capace di ascendere in un ronzio sfavillante. Vorrei essere così, tutta ali e corazza."
Dal punto di vista stilistico il romanzo di Daniele Trovato è scorrevole, elegante, privo di orpelli e di retorica, privo di volgarità gratuite, aperto all'introspezione psicologica dei personaggi e ai sentimenti.
La protagonista Angela ci cattura con la sua bellezza, il suo fascino, la sua intelligenza e la sua sensibilità, ci trascina per mano in un ambiente sconosciuto ai più, ma di notte vivo e pulsante come ogni cancrena della società.
Angela ci informa che la sua arma migliore è la bellezza, ormai divenuta un obbligo sociale, che tutti a ogni livello devono possedere o raggiungere in qualche modo. Questo è quanto promettono di farci raggiungere i centri estetici, le palestre, i chirurghi plastici; questo è il modello che passano continuamente i pubblicitari e i media: la bellezza. Paradossalmente, ci spiega Angela, è molto peggio essere brutto che transessuale, perché la bruttezza non viene mai perdonata.
Ma ci sono anche altre cose che non vengono perdonate, e fra queste vi è il tradimento fatto ad un potente. Angela ha trovato il coraggio di essere se stessa, il coraggio di affrontare il suo passato, il coraggio di reagire alla violenza. Ma, si sa, nella realtà il coraggio difficilmente paga.
L'autore:
Daniele Trovato nel 1976 è nato a Roma, dove vive attualmente. Attore di teatro amatoriale e blogger, oltre che sistemista e progettista informatico, ha nutrito da sempre la passione per la scrittura e la lettura. Con Ali e corazza è al suo romanzo d'esordio.