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Sconclusioni
di Paolo Pappatà
Pubblicato su SITO
Anno
2009-
lulu.com
Prezzo €
11-
104pp.
(fuori collana) ISBN
9781445206691
Una recensione di
Gina Sfera
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Votanti:
2325
Media
79.92%
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Insofferenze di inizio secolo, è il sottotitolo di questo lungo racconto di Paolo Pappatà, e il secolo è quello che stiamo vivendo. Il punto di osservazione e di partenza è lui, protagonista/autore, che osserva dalla tabaccheria in cui lavora la desolazione di Suburbia sud, dove tutto sembra andare come da qualsiasi altra parte, cioè male, senza amore, senza folgorazioni, con quel romanticismo triste che accompagna tutti i personaggi. Da quel punto di partenza inizia la carrellata di piccole storie"senza importanza" che delineano la vita in un piccolo buco del mondo, e le storie si snodano attraversate dalla musica, quelle citazioni musicali con cui l'autore dà il ritmo alla storia sua, dei suoi amici e di tutti. Ogni piccola storia, certo non avulsa dalle altre, ha come leitmotiv un senso di depressione andante che prende il lettore. L'amore che finisce, perché "le cose cominciano per finire", l'amore che non riesce a nascere con una donna senza nome(ma forse è sempre la stessa, si chiama "Jey. Jey Blonde")perché non ama dirlo, in fondo non è importante. E le giornate che vanno avanti con le solite abitudini, il gioco al biliardo, le Ceres scolate così, solo per accompagnare quelle serate senza senso che gli amici trascorrono insieme. E poi ognuno nelle sue paranoie. Ogni lettore mette la sua anima e testa in quel che legge, è vero, ma mi sento di dire che il racconto di Paolo Pappatà ha la bellezza della musica e dei versi che si scorgono nella prosa, in fondo il protagonista vuole scrivere una poesia, ma inizia con la prosa. In realtà c'è poesia dovunque, anche in quelle pieghe di rammarico e di amaro che si sente nei personaggi e che rimane impresso alla lettura. La sua è una poesia che inizia e finisce con un amore che non è più, perché tutto finisce ma anche perché quando si è giovani tutto cambia velocemente, si trasforma lasciando una scia, un'ombra sottile che non va via fino a quando non abbiamo davvero capito perché "le cose cominciano per finire". In ogni pagina c'è qualcosa che ci prende, che fa riflettere o sognare, perché sognante è davvero la prosa di Pappatà. A volte durante la lettura mi è capitato di tornare a pensieri ed emozioni di un tempo andato, e l'autore è riuscito a farmi rivivere certi momenti. Forse è vero che in qualsiasi epoca si è giovani o adulti allo stesso modo. È un libro da leggere, nonostante alcuni passaggi un po' tortuosi che potrebbero esser ripresi dall'autore. Da leggere perché credo che ognuno possa condividere quel senso di..."E intanto continua a non succedere nulla. Forse perché manca qualcuno, manca qualcosa. Quel vecchio sogno di libertà. Si dice in giro che è stato rubato."...
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