Attraverso questo libro l’autrice Rosalia Messina ci accompagna in un mondo all’apparenza usuale, ma che in realtà cela dentro sé problemi ed emozioni del quotidiano.
L’autrice ha sempre amato scrivere anche se lei stessa ha dichiarato di avere iniziato realmente circa cinque anni fa attraverso un laboratorio di scrittura, dove nasce un suo racconto inserito proprio in “Prima dell’alba e subito dopo” e più precisamente “Tavolozza”, in cui i protagonisti sono i colori.
Il libro è composto da una serie di racconti, per l’esattezza diciotto, suddivisi in quattro parti, ognuna con un tema ben preciso e ovviamente ogni racconto si sviluppa in un momento particolare della vita dell’autrice, con tematiche diverse che variano dalla solitudine, al ricordo, ma con un elemento in comune che è quello della infelicità, sentimento che nettamente traspare leggendo il libro e che accomuna i personaggi.
Nel racconto “La casa di Anna Frank” tutto sembra basarsi su suggestioni personali, su fantasie più o meno evidenziate anche se man mano ne si prosegue la lettura, sembra emergere un che di verità che riguarda il personaggio o l’ambiente che lo circonda.
Questa è proprio una caratteristica dello stile di Rosalia Messina, così che anche il lettore possa immedesimarsi meglio in ciò che legge, sostituendosi al protagonista.
Continuando con l’analisi di altri racconti facenti parte della raccolta “Prima dell’alba e subito dopo”, altro tema è l’adolescenza, come in “Mi sei tornata in mente” in cui si evidenziano attraverso un linguaggio semplice i passaggi verso l’età adulta, che tutti prima o poi dobbiamo affrontare.
Il modo di scrivere di Rosalia Messina colpisce in quanto è molto istintivo ed emotivo, così che possa indirizzarsi a uomini e donne che fanno parte della gente comune e forse è proprio anche questo che rende il libro assai gradevole.
Molto spesso inoltre, i suoi brani sono un tuffo nel ricordo che in un certo qual modo fa ancora parte della realtà e sarà a volte proprio il passato a far decidere il futuro.
Per quanto riguarda l’amore, anche in “Prima dell’alba e subito dopo” esso compare, seppur evidenziandone principalmente situazioni non troppo gradevoli con diverse intensità emotive; un po’ per la differenza d’età notevole come in “Naturalmente non avevo pianto” oppure proprio per il differente modo di intendere i reciproci sentimenti come in “ Invito a cena” tutto sembra confondersi senza avere una linea ben precisa.
“Prima dell’alba e subito dopo”: un libro scritto per regalare frammenti di ricordi che emozionano tra le righe.