"Express Tramway" è una raccolta di vagoni-racconto che viaggiano sulle rotaie inverosimili della fantascienza. Un viaggio che smonta, poco a poco, le naturali percezioni spazio-temporali del lettore per iniziarlo in un mondo "sul limite della linea dell´orizzonte degli eventi che circonda il buco nero". Personaggi, storie e situazioni si sviluppano lungo questa linea. Punto di partenza del primo racconto è un balcone, che ben presto si rivela essere un punto d'attrazione morbosa per la protagonista, un rettangolo di luce che splende come "un sole infuocato" e che suscita nella donna un forte desiderio di lanciarsi a tutta velocità nel vuoto e di volare. All´improvviso, questo desiderio si materializza nella figura del fidanzato della donna, che inspiegabilmente si tuffa dal balcone, "a piedi uniti, come se fosse sul trampolino", rompendo così il limite che separa il sogno dalla realtà. A questo punto i confini si mescolano e inizia un viaggio di ventidue fermate lungo la linea che separa il mondo reale dal mondo onirico, la linearità dall´ipertestualità, il rapporto causa-effetto dall´aleatorietà. Presente, passato e futuro non sono più istanze cronologiche che scandiscono il tempo dei racconti, ma materia segnica priva di significante che si lascia programmare come in un gioco interattivo. Piú si va avanti nella lettura e piú la linea di demarcazione di fa labile, i confini di mescolano, si trasformano in sabbia, sono dune che il vento trasporta di qua e di là. Il lettore si addentra in nuovi spazi, fuori dall´intersezione con la linea del tempo: spazio interstellare, spazio cibernetico, spazio virtuale spazio onirico, dove il tempo si accelera, si rallenta, si sospende.
I racconti vertono attorno a tematiche riconducibili al genere fantascientifico, come l´esplorazione dello spazio, il viaggio interstellare, il viaggio nel tempo, il cyberspazio, l´intelligenza artificiale e la clonazione. A questi temi si aggiunge anche una riflessione sull´impatto della tecnologia attuale sull´individuo. I personaggi sembra che non abbiano piena consapevolezza di quello che accade attorno a loro, perché sono come pre-programmati e guidati da un telecomando esterno. Catapultati all´improvviso in viaggi programmati, in spazi futuri, dove regna la Tv oleografica, la Tri-Tv e il collegamento sistim strim, alcuni vivono questo mondo fantascientifico con il retaggio della loro vita passata, ma allo stesso tempo non mettono mai in dubbio la realtà di quello che vedono e vivono. Alcuni danno per scontato e naturale l´aspetto surreale che li circonda. L´essere umano è qui presentato privo del libero arbitrio e si qualifica come un oggetto programmatio, controllato e guidato da volontà esterna e superiore alla ragione.
A volte, però - e qui si nasconde la qualità dei racconti e la maestria dello scrittore - riacquistano la consapevolezza del cambio spazio-temporale e dell´incongruenza delle leggi che governano la nuova realtà: "i giorni non sono qua calcolabili perché l´alternanza della luce e del buio all´esterno sembra causale, risponde ad algoritmi non commensurabili". Ed è proprio in questi momenti di lucidità che l´essere umano riacquista il controllo, benché minimo, sul suo agire. Express Tramway, il racconto che dà il titolo alla raccolta, tematizza l´impossibilità ad agire dell´essere umano, e al tempo stesso, il lento processo di riacquisto del controllo sulla vita. Il protagonista vive ciclicamente lo stesso incubo, in cui perde la vita suo fratello in un´incidente di moto. In ogni incubo, il protagonista ha la coscienza di quello che sta per accadere e, incubo dopo incubo, riesce a vincere le forze sovrannaturali dell´onirico ed introduce dei piccoli cambiamenti che interrompono l´immobilità delle sequenze e che alla fine riescono a salvare la vita del fratello. A discapito però della propria.
L´Eletto Kalid è il prototipo dell´uomo che, alla fine della raccolta, si interroga sulla vita e, spinto dalla sete della conoscenza, cerca di recuperare la storia passata alla luce della ragione. Racconta Kalid: "i mari iniziarono a prosciugarsi e i confini si trasformarono in deserti di sabbia". Prosegue il racconto di Kalid sulla storia della Terra, sulle guerre e sull´invasione degli alieni. Express Tramway raggiunge qui il capolinea. Ad attenderlo un palindromo, che dà nome all´ultimo racconto (sator arepo tenet opera rotas) ed apre la strada a due dubbi: che i racconti non siano altro che il frutto della sete di conoscenza dell´Eletto Kalid? che il palindromo non sia un presagio sul fine ultimo della vita dell´uomo? Ai posteri l´ardua sentenza.