In Breve storia dell'ombra, Victor I. Stoichita ripercorre la storia della rappresentazione di questo elemento da parte di artisti come Picasso, Poussin, Cennini e Vasari, senza trascurare il significato che riveste nelle fiabe popolari e nei miti classici. Da sempre, infatti, essa è stato oggetto di trattazione da parte di scrittori (tra cui Dante) ma soprattutto di pittori, pronti ad attribuire la nascita della pittura al momento in cui qualcuno tracciò, per la prima volta, il profilo attorno alla sagoma scura proiettata da un uomo.
La raccolta di racconti di Erika Dagnino testimonia, qualora ce ne fosse bisogno, dell'indiscutibile seduzione che ancora oggi il concetto di ombra suscita. Concetto che ha acquisito, nei secoli, un profondo valore simbolico: da strumento per riprodurre fedelmente il reale a figura dell'inconscio, secondo le recenti teorie della Psicologia analitica.
Considerare l' Ombra come qualcosa da eliminare invece che da integrare nella personalità, rappresenta una grave perdita per l'individuo, poiché un uomo completo e "individuato" può definirsi solo colui che è in grado di accettare entrambi gli aspetti della natura umana: quello "luminoso" e quello "oscuro", che sfugge per eccellenza.
È forse per raggiungere questa totalità, la totalità del Sé, allora, che il Signor Qorhà, protagonista del racconto di esordio, e Scèd, del secondo, dal titolo Scèd e Grài, trascorrono le proprie giornate, il primo ad «osservare la sua ombra nelle diverse ore del giorno e non soltanto alla luce naturale, ma anche a quella artificiale di lampioni, lampadine, fanali di macchine ...» (p.11), il secondo a costruirsene una poiché la sua mancanza gli «sta facendo perdere il senso della (...) solidità, nel senso fisico del concetto» (p.51).
Una ricerca, o meglio sarebbe dire, un tentativo di riappropriarsi della propria essenza, che assume l'aspetto di un impulso irresistibile per entrambi, fino a trasformarsi in una vera e propria ossessione.
Quello che viene fuori è un libro dal significato profondo, che racconta, come istantanee fotografiche, un susseguirsi di momenti in cui l'Uomo si confronta con la propria solitudine a cui molto spesso conduce una simile ricerca. Un libro dove a dominare sono i sensi, grazie ai quali la realtà circostante, costantemente indagata nella sua alternanza di luminosità e ombre, può essere percepita in tutte le sue sfumature.