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La tua mezzaluna di carta attraverso gli specchi trascolora l’essenza sbiadendo e riaffiora tra raggi di luce calda e mortale come minaccia all’integrità e pienezza alla coscienza mia distratta allora come ora non più. Accarezzarti nel rorido mattino tra sospiri d’amaro splendore e senza pentirsi capire l’errore e affondare più giù dove non arriva il mattino e ritrovarti mentre il tempo separa lo spazio e lo spazio è troppo vasto per sembrare felicità.
©
Heiko H. Caimi
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