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Come un faro
rischiari il buio delle mie paure,
riempi di musica i miei sordi silenzi,
combatti con me i mostri che,
al calar del sole,
lasciano le loro tane
per sferrare un nuovo attacco.
Ci inoltriamo insieme
negli angoli più aguzzi della mente,
nei boschi più fitti e oscuri
dei miei pensieri,
taglienti
come lame affilate,
ove i rami,
pietre mirabilmente incastonate,
impediscono alla luce
anche solo timidamente
di insinuarsi.
Sei la tavolozza di colori
viva e pulsante
che ispira e motiva il suo pittore,
poiché oltre il bianco e il nero
c'è un concerto di colori
pronti a dipingere e ravvivare
anche la tela più cupa.
Sei la tenace luce della luna
che testarda
illumina e conforta
anche nascosta dalle nubi.
©
Elisabetta Santirocchi
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