GLI
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Una vita in cinque minuti (una sigaretta)
Ho il classico abbiocco da post-pranzo. Esco per fare una pausa. Accendo una sigaretta. Mi si avvicina una guardia vestita di blu, i calzoni sono infilati in un paio di Doc's e gli fanno le pieghe sul polpaccio. Pistola infilata nella fondina alla cintura che stringe una giacca piena di toppe (o distintivi?) sulle maniche e sul davanti. Fuma un sigaro.
Il citofono lo chiama
- Pasqua' … resti fuori oggi?
Lo ignora: ha solo cinque minuti per raccontarmi la sua vita.
- Pasqua'…
- Buongiorno signorina. Pausa sigaretta?
Mi guardo la mano con la sua piccola prolunga di fumo. Mi sembra evidente… sorrido.
- Sì
- Eh, almeno le sigarette costano meno!
- Sì, ma i sigari fanno meno male…
- Ma io li aspiro!
- Come?
- Sì sì, io li aspiro come fossero sigarette. E me ne fumo una decina al giorno!
- E brucia così il suo stipendio?
- Beh, io spendo 10 euro al giorno circa in sigari. Me lo posso permettere, sa?
E chi se ne frega?
- Ah sì?
- Sì, guadagno bene.
Mi guardo intorno. Non c'è via di scampo. Il citofono riprende
- Pasqua'… resti fuori oggi?
E lui continua ad ignorarlo.
- Sa, io ero sposato.
- Ah sì?
- Sì sì. Ma ora sono separato.
- Ah sì?
- Non starà mica pensando di sposarsi, vero?
Mi guardo la mano con l'anello di fidanzamento.
- Speriamo di sì.
- Ma convive, vero?
- No.
- Le conviene andare a convivere prima di sposarsi.
- Veramente non rientra trai miei principi…
- Eh, ma deve farlo! Finchè si sta insieme a qualcuno si va in discoteca, alle feste, in giro… ci si conosce solo in modo superficiale! La verità viene fuori dopo!
- Ah.
- Ci pensi bene. Non si sposi!
- Ah.
- Ho due figlie.
- Ah sì?
- Sì, una di sei anni e una di 4. Sono stato sposato 8 anni. Mi sono separato da uno.
- Ah.
- Ma lo sa il motivo?
E chi se ne frega! Ho spento la sigaretta, devo tornare al lavoro. Ma perché 'sto qui non mi lascia in pace?
- No, non lo so.
- E' colpa mia.
- Colpa sua?
Ma guarda un po', uno che almeno ammette le sue colpe!
- Sì, colpa mia. Sono troppo buono.
Ah, ecco. Mi sembrava strano!
- Come, troppo buono?
- Eh già. Io facevo tutto in casa, ma proprio tutto. Lavavo, preparavo da mangiare. Facevo persino la spesa. E mia moglie non muoveva un dito!
- Ah.
- Queste cose si scoprono solo dopo il matrimonio.
- Eh sì.
- Ah, ma io ho perso fiducia nelle donne.
- Ah.
- Non nelle donne in generale. Ma nelle donne per una relazione, sa.
- Ah.
- Le conviene andare a convivere. Non si sposi signorina!
- Mhm.
Il citofono riprende
- Pasqua'! Ohe, Pasqua'!
Ne approfitto e me la squaglio…
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