Questa notte mi ha stancato con i suoi giri di valzer che non mi divertono più.
Portami a casa, anche se la strada so dov'è.
Non come quando guidavi sempre tu, fino al viale e poi dentro il garage, dove mi risvegliavo a giorno orai consumato.
Una sbronza prima o poi ti ucciderà! Mi urlavi in faccia mentre vomitavo sul catrame davanti al Green Bar. È strano come nemmeno rimettendo l'anima si riesce a rimettere i propri peccati.
Adesso però portami a casa, e guida ancora tu, per l'ultima volta!a promessa è una promessa. Anche se di promesse ho tappezzato le sudice pareti di questa mia vita da buttare giù, come l'ennesimo gin.
L'amore è andato. L'ho salutato troppo presto. Ancora acerbo e troppo gracile per le mille lune che porto in me.
Un altro amore, forse, mi aspetta giù in fondo, all'angolo della via, dove un cartello saluta l'ospite mentre lascia questa fogna di città.
Dovevo scappare con lei, quel giorno d'estate! Affogarmi in un mare di grano, seppellire l'anima sotto due metri di terra e concime. E non tornare più su!
Il mare! Dicono sia una botta al cuore, vederlo d'inverno. Ha il suono del cuore quando batte a cento all'ora, ha il colore del cielo quando ti parla da lassù.
Portami a casa, questa notte. Sarà un viaggio chiaro, finalmente quieto. Dentro una notte che non ho conosciuto mai, così azzurra e distesa.
Portami a casa.
E svegliami presto, domattina.