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L' organizzazione perfetta. La regola di San Benedetto. Una saggezza antica al servizio dell’impresa.
di Massimo Folador
Pubblicato su SITO
Anno
2006-
Editore Guerini e Associati
Prezzo €
19-
198pp.
ISBN
9788883357848
Una recensione di
Fulvio Caporale
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Media
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Vicino a Padova esiste un’abbazia molto antica che da secoli governa la vita spirituale delle comunità che la circondano. Spesso ho ascoltato i racconti di chi laico decideva di ritirarsi dentro le mura dell’abbazia per studiare, pensare e meditare da una prospettiva differente. I racconti erano sempre positivi perchè parlavano di un connubio semplice fra vita pratica e adeguatamente organizzata e vita spirituale non imposta ma meditata. A me interessava soprattutto la vita pratica, l’organizzazione, la regola che aveva portato alla mirabile espansione dell’ordine di San Benedetto. In questo libro di massimo Folador ho trovato gli spunti e gli stimoli per ragionare in modo più approfondito sulle cause che hanno portato la regola a rinforzarsi fino a divenire un punto di riferimento spirituale ma anche economico per le società del mondo libero. Il passo sucessivo è l’applicazione della regola alla nostra vita quotidiana e all’aspetto più presente nel nostro modo di vivere il lavoro.
Il taglio del libro riguarda il lavoro in azienda dove la comunità ha un’importanza fondamentale e dove la regola di San Benedetto può costituire un ottimo punto di vista. I suoi valori fondamentali, infatti, generano una visione più logica e appropirata del ruolo delle persone in azienda. Si evince, infatti, da ciò che scriveva il Santo che l’organizzazione raggiunge il suo risultato migliore quando i valori e lo scopo sono condivisi da tutti. I valori vengono spesso considerati con snobbismo in un luogo di profitto ma in verità, leggendo attentamente il libro, si scopre che non sono in conflitto con lo scopo di un’impresa ma anzi aiutano a perseguirlo con uno sguardo più attento all’individuo: valori di obbedienza verso colui che comanda perchè investito di quel ruolo, non obbedienza stolta ma obbedienza rivolta alla compresione del significato dell’ordine.Valori di ascolto verso coloro che perseguono il medesimo fine, e valori di umiltà, non per soffocare la creatività individuale, ma per aprirsi alle necessità della comunità e alle sfide che devono essere affrontate. Il ragionamento di San Benedetto è semplice ma efficace affinchè una comunità possa sopravvivere deve avere uno scopo condivio da tutti, la consapevolezza che per realizzarlo si dovranno sostenere sacrifici personali e che per apprendere, conoscere e fare ci si deve affidare ai Dieci Comandamenti, ai valori accettati e agli ordini di chi è investito dell’organizzazione: non per una questione di potere o nepotismo bensì per una scelta motivata operata all’interno della comunità. Ovviamenti molti aspetti sono difficili da riportare in azienda e pur tuttavia l’analisi sull’importanza dell’individuo e sulla necessità condivisa di investire su di lui è un tema che si dovrà affrontare con sempre più insistenza.
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