Un thriller interessante e insolito. Parte, infatti, dal presupposto che nessuno creda a quanto accaduto alla vittima!
La dottoressa Alex Taylor si sveglia in una sala operatoria. Sopra di lei incombe un chirurgo da incubo. Ha le gambe aperte, non può muoversi.
Svenuta, viene trovata all’esterno dell’ospedale nel quale lavora e soccorsa dai suoi colleghi.
Alex fa chiamare la polizia e racconta quanto le è accaduto: è stata tramortita, violentata, le sono state fatte delle flebo … accidenti! Tutto il suo corpo deve narrare quanto le è accaduto.
Invece … nulla. Nessuna prova. Pare solo che la pioggia l’abbia sorpresa e sia stata colpita alla nuca da un ramo caduto, laddove è stata rinvenuta.
Il suo fidanzato non le crede, la polizia nemmeno, i colleghi dubitano fortemente …
Intorno a lei cominciano ad accadere fatti orribili: altre morti con persone che le accennano le stesse vicende che l’hanno vista coinvolta.
Trova una scritta sulla sua auto … ma tutto quanto la fa apparire solo come una povera pazza che racconta presa dal delirio.
Una detective arriva a pensare che sia lei stessa a causare tutto quanto, per attirare l’attenzione.
Ripensando al suo passato, tutti pensano che quanto sta accadendo debba essere imputato a un altro fatto successo qualche tempo prima: un attore venuto in ospedale per apprendere il comportamento dei medici, che lei seguiva, aveva tentato di stuprarla.
Ecco che, fatto due più due, Alex si convince che possa essere proprio lui la persona che l’ha sequestrata. Forse vuole vendicarsi …
Nel frattempo lascia il fidanzato, un uomo che non la comprende, pieno di sé. Inizia una relazione col patologo, un uomo molto dolce e complessato per una macchia gli sfigura il viso.
Ancora una volta Alex scompare, di nuovo rapita dal misterioso chirurgo.
La polizia la ritrova di nuovo in condizioni folli e, nuovamente, nessuno le crede.
Ma la forza della verità è quella di venire sempre prepotentemente a galla.
Ben congegnato, incuriosisce, attrae. Buona scrittura, un buon libro.