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Vite Corsive
di Marco Nundini
Pubblicato su SITO
Anno
2008-
Ibiskos Editrice Risolo
Prezzo €
13,00-
184pp.
ISBN
9788854604483
Una recensione di
Lorenza Turri
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80.05%
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Un giallo per la scrittura scomparsa La memoria è forse la vera protagonista di questo romanzo a mezza strada tra il giallo e il noir. In Vite Corsive, l'autore, si affida proprio ai labirinti della rimembranza per tracciare il piano di volo di un viaggio che, su altitudini diverse, segue una stessa rotta. Nella visione, tutt'altro che onirica, della perdita della scrittura corsiva a favore di uno stampatello omologante (un frammento della memoria che se ne va) si muovono gli interpreti e le loro vite corsive. Una strana coppia di investigatori: due generazioni che si toccano e si attraggono, anche con intensità emotiva, ma che corrono tra passato e futuro, tra una Verona che forse ci sarà ed una pampa argentina da cartolina ingiallita, scenografia d'altri tempi per un'intera generazione di emigranti di stirpe italica. Tra le curve della scrittura di ieri, in quelle cellule fatte di carta e di inchiostro capaci però di conservano i ricordi più intimi, si trovano gli indizi per la soluzione di un caso tutt'altro che banale. Un'indagine dove alla civiltà della scrittura è affidato il compito di far emergere una verità sepolta tra le pieghe del tempo, una verità densa (a volte sin troppo) di eventi, di nomi, di amore pulsante e di dolore che lacera. Anzi ferisce...inaspettatamente e sul finale. Il tutto condito da un linguaggio letterario sofisticato, a tratti ricco di sfumature linguistiche. Uno stile che l'autore ha forse scelto per esorcizzare il fatto che la paventata omologazione della scrittura, quella vergata, possa finire con l'ingiallire il lessico come erba al sole. La trama in copertina la rivoluzione digitale del secondo millennio ha ormai cancellato il corsivo, il ductus della scrittura, trasformando quei caratteri tanto cari alle passate generazioni in geroglifici incomprensibili. Per questo motivo il giovane ispettore Loreta Assensi, poco più che trentenne, è costretta a chiedere aiuto per risolvere un insolito caso d’omicidio. Insolito a partire dall’arma, perché chi ha ucciso lo ha fatto con i fiori. Insolito perché l’unico indizio è un’ingiallita lettera vergata a mano che l’antiquario veronese Roberto Trentin tiene stretta nel suo letto di morte. Ad aiutarla è un docente e ricercatore fuori dalle righe e dal tempo: il Filografo. Sarà proprio lui a farle intraprendere un viaggio che la porterà dalle rive scaligere dell’Adige sino alle sponde del Riò Paranà. Non solo un giallo dai riflessi noir, ma il presagio di un mondo il cui passato presto svanirà nell’effimera vita di uno stile di comunicare senza più carta, senza più inchiostro. L'autore Marco Nundini nasce a Reggio Emilia. Giornalista pubblicista da un decennio, ha lavorato con le maggiori riviste italiane di viaggi e turismo (Gente Viaggi, Panorama Travel, Qui Touring, Oasis, Traveller Condé Nast) firmando reportage da ogni angolo del pianeta. Per due anni ha coordinato l’area iniziative speciali del mensile Itinerari e luoghi. Nel 1999 ha ricevuto dal Presidente del Messico il premio giornalistico “Pluma de Plata”, quale autore del miglior reportage sul paese in lingua italiana. Oggi vive e scrive a Verona. Vite Corsive è il suo romanzo di esordio.
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