VIDEOPOESIA:
L’INNOVATIVO MODO DI COMUNICARE LA FORZA POETICA NEL MONDO CONTEMPORANEO.
La mia passione per la poesia si è manifestata da diversi anni, sempre più consolidata grazie alle persone che hanno creduto in me, stimolato a continuare dalla voglia di condividere l’universo di emozioni e sensazioni che ci avvolgono ogni giorno.
Sono stato sempre curioso del mondo, dei suoi equilibri, e proprio dalla sua osservazione mi ero domandato quale ricetta esistesse per far diventare qualcosa di poetico, scoprendo poi con il tempo che non esisteva nessuna ricetta ma siamo noi che facciamo diventare un cosa “poetica”, dipende in che modo la osserviamo se sapremo guardarla con meraviglia.
E proprio per questo motivo iniziai a guardare il mondo con occhi diversi e decisi di creare e chiamare il mio sito personale i nuovi orizzonti, e con il desiderio di dare indizi per trovare quel tesoro che si chiama vita, ho intitolato la mia opera prima “Cercatori d’albe”, trovando la forza, il coraggio di svestirmi dai condizionamenti, dai pregiudizi e dall’indifferenza, quel mettermi in gioco in una società dove la sensibilità sembra essere un difetto.
Da quel giorno, la gente sembrava diversa, più aperta, più libera, più leggera, trovava con più facilità il modo di condividere i loro pensieri, le emozioni.
Avevo la netta sensazione di aver trovato una nuova chiave di lettura e spinto dalla voglia di sperimentare, incoraggiato a continuare questo mio percorso, iniziai ad accostare alle parole le immagini e successivamente la musica.
Presi un paio di mie poesie che avevo scritto e iniziai l’accostamento con qualche ripresa video ed immagini, poi un brano musicale che avevo opportunamente selezionato; il risultato era straordinario, una potenza emozionale nuova, fresca, pronta da condividere con le persone.
E così con un piccolo banco, un computer e videoproiettore andai ad una festa paesana e iniziai a proiettare la mia prima videopoesia, e osservavo la gente molto curiosa che si fermava, leggeva le parole, guardava le immagini e ascoltava la musica, piaceva !
Ero riuscito nei miei due intenti: portare la poesia in una forma nuova e tra la gente.
Io penso che anche le persone che non scrivono di poesia sono sicuramente in grado di apprezzarla e sono sicuramente tutte in grado di avvicinarsi a qualcosa di molto elevato per farci sentire vivi nella vita, ciò non richiede necessariamente una formazione letteraria ma l’attitudine ad ascoltare ed ascoltarsi, essa appartiene a tutti noi, è in noi.
Nelle videopoesie ognuno di noi si rispecchierà in certi stati d’animo, interpreterà la poesia in maniera diversa da un altro, in relazione al proprio vissuto, ma la sua magia sta proprio in questo.
Per via del loro suono, le parole possono essere usate come strumenti musicali, oltre al significato, hanno caratteristiche fisiche che vengono colte dai nostri sensi direttamente o indirettamente.
Possiamo immaginare quattro scale: per quanto riguarda le parole quella “del significato”, “della fisicità”, poi le scale della “visione” e della “musicalità”, ecco la nuova frontiera della multisensorialità, una nuova forma espressiva per rafforzare le percezioni derivanti dall'integrazione di parole, immagini e musica con l’ausilio delle tecnologie informatiche.
Usando tutte le scale, i linguaggi, sebbene contrastanti, si fondono, dando alla poesia un messaggio ulteriore, aprono nuove porte alla mente, la videopoesia ci ricorda che ogni cosa è unica, se riusciamo a guardare con meraviglia ciò che è intorno a noi, non colpisce solo i nostri sensi è SENSAZIONE + EMOZIONE.
Le immagini vengono conservate anche se noi ce ne dimentichiamo e così le immagini se ne stanno li e aspettano, aspettano che qualcuno le risvegli.
Se sono rimaste li è perché anch’esse sono legate a un’emozione se così fosse così non sarebbero mai entrate nel “magazzino della memoria”.
La poesia non è solo un collage di immagini risvegliate, ma ci propone un’immagine sua, limitandosi a darci le indicazioni per costruirla, con le immagini che già conosciamo e con la fantasia, per inventare cose che non conosciamo, o che non esistono, a partire da cose conosciute.
In questo modo prenderemo vari pezzi delle immagini e mescolandole e montandole con la fantasia secondo le “istruzioni” delle parole vedremo finalmente la nostra immagine che sarà diversa per ciascuno di noi:
MEMORIA + FANTASIA + “ISTRUZIONI” DELLA POESIA” =
NUOVA IMMAGINE
Le immagini poetiche parlano al cuore e all’emisfero destro, dove risiedono quelle risorse profonde che conducono all’equilibrio e l’avvicinamento tra corpo e mente.
I miracoli che non trovano spazio nella vita quotidiana, le illuminazioni che non giungono nel momento del bisogno e il coraggio che non risponde all’appello disperato della ragione, sono invece sempre disponibili a colui che si fa poeta e che della videopoesia fa il suo personale linguaggio d’anima. La mente umana contiene una funzione poetica in grado di dare voce all’inesprimibile.
Il poeta prende l’energia dalla luce delle realtà per restituirla rinnovata, la poesia è fondamentale anche nella sua apparente “inutilità” per ricordarci che la vita è unica e irripetibile.
Il poeta è un viaggiatore del tempo con un solo bagaglio essenziale, il proprio cuore, come fonte indispensabile per descrivere il momento dell’essere quì, ora.
La straordinaria forza della video poesia, è la chiave d’accesso all’inesprimibile, spalanca le porte alla creatività, è un’esperienza di confine tra due realtà, è trovare il sentimento proprio negli altri, è condivisione, è leggerezza, ascolto, è condividere e vedere il mondo attorno a noi con occhi diversi, è libertà, è costruzione, risveglio interiore, trasformazione, rinnovamento.
SITO WEB PERSONALE: www.inuoviorizzonti.it