DESAPARECIDOS
de Mario Benedetti
Están en algún sitio / concertados
desconcertados / sordos
buscándose / buscándonos
bloqueados por los signos y las dudas
contemplando las verjas de las plazas
los timbres de las puertas / las viejas azoteas
ordenando sus sueños sus olvidos
quizá convalecientes de su muerte privada
nadie les ha explicado con certeza
si ya se fueron o si no
si son pancartas o temblores
sobrevivientes o responsos
ven pasar árboles y pájaros
e ignoran a qué sombra pertenecen
cuando empezaron a desaparecer
hace tres cinco siete ceremonias
a desaparecer como sin sangre
como sin rostro y sin motivo
vieron por la ventana de su ausencia
lo que quedaba atrás / ese andamiaje
de abrazos cielo y humo
cuando empezaron a desaparecer
como el oasis en los espejismos
a desaparecer sin últimas palabras
tenían en sus manos los trocitos
de cosas que querían
están en algún sitio / nube o tumba
están en algún sitio / estoy seguro
allá en el sur del alma
es posible que hayan extraviado la brújula
y hoy vaguen preguntando preguntando
dónde carajo queda el buen amor
porque vienen del odio.
Geografías (1984)
DESAPARECIDOS
di Mario Benedetti
Sono da qualche parte / concertati
sconcertati / sordi
cercandosi / cercandoci
bloccati da segni e dubbi
contemplando le inferiate delle piazze
i campanelli delle porte / i vecchi balconi
riordinando i loro sogni, le loro dimenticanze
forse convalescenti dalla loro morte privata
nessuno ha spiegato loro con certezza
se già son morti o se no
se sono pergamena o tremori
sopravvissuti o responsi
vedono passare alberi e passeri
e ignorano a che ombra appartengono
quando incominciarono a scomparire
tre cinque sette cerimonie fa
a scomparire come senza sangue
come senza volto e senza motivo
videro dalla finestra della loro assenza
quel che rimaneva indietro / questa impalcatura
di abbracci cielo e fumo
quando incominciarono a scomparire
come l'oasi nei miraggi
a scomparire senza ultime parole
avevano in mano i pezzettini
di cose che amavano
sono da qualche parte / nube o tomba
sono da qualche parte / ne sono sicuro
laggiù nel sud dell'anima
è possibile che abbiano perso la bussola
e oggi vaghino chiedendo, domandando
dove cazzo sia finito il buon amore
poiché vengono dall'odio.
Dalla raccolta di poesie e racconti Geografías (1984)
Mario Benedetti - Biografia
(Paso de los Toros, 1920 - Montevideo, 2009)
Uruguayano, Mario Benedetti è stato un famoso poeta, romanziere, drammaturgo, scrittore di racconti, critico. Insieme a Juan Carlos Onetti fu una delle figure più rilevanti della letteratura uruguayana della seconda metà del XX secolo e uno dei grandi nomi del boom della letteratura ispanoamericana. Coltivatore di tutti i generi, la sua opera è tanto prolifica quanto popolare. Alcuni dei suoi romanzi, tra i quali La tregua (1960) e Gracias por el fuego (1965) furono adattati per il grande schermo in America Latina, così come diversi cantautori contribuirono alla diffusione della sua poesia mettendo in musica i suoi versi.
Temi centrali delle sue opere, tanto in prosa come in versi, furono l'espressione dell'angustia di ampi settori sociali e la speranza di trovare una via d'uscita socialista per una America Latina soggiogata dalla repressione militare; successivamente, le circostanze politiche e di vita dell'esiliato latinoamericano ed il ritorno in patria.
Quanto alla sua produzione di racconti, questa fu raccolta ad opera dello stesso autore in Cuentos completos (1986). La sua predilezione per questo genere e la grande capacità che dimostrò pongono in diretta relazione Mario Benedetti con i grandi autori del boom, ed in special modo con gli indiscussi maestri del racconto breve: Jorge Luis Borges e Julio Cortázar.